Abramo in valle Bormida

Importanza geografica-storica dell'asino


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Inviato da: Mauro il September 19, 2002 at 05:55:26:

In risposta a: Mauro: quando i nomi sono piu' importanti delle cose
Inviato da dario il September 18, 2002 at 23:28:27:

Dario scrive:
: Gli uomini si limitano a referenziare
: dei semplici oggetti, e per me
: l'"asino" e' l' "asino"...

Tutti i termini "somaro", "asino" eccetera li
abbiamo imparati a scuola. Per qualcuno l'asino
puo' essere semplicemente un "asino"... ma gia'
duemila anni fa i Romani lo chiamavano "asino".

Spero che abbiate la pazienza di seguirmi. Usare
gli animali per indicare le regioni-popolazioni
e' un classico primordiale e la "storia del
mondo" nel libro di Enoch viene fatta usando
proprio gli animali (con la pecora, quella dei
fegati-mappa, come protagonista finale).

Tutte le lingue che ho preso in esame fanno parte
dell'unione linguistica definita "indoeuropea",
piu' alcuni suoi vicini come gli Etruschi che non
si conosce ancora chi fossero.

E' fondamentale il fatto che l'impero Persiano
(notoriamente indoeuropeo) usava la lingua
aramaica ufficialmente (vennero inviati in tutte
le 127 satrapie insegnanti di Aramaico per
istruire le popolazioni).

Al limite possono esistere termini locali
come "orecchie-lunghe", oppure "quadrupede-che-
scalcia", ma essenzialmente TUTTI i termini che
ho indicato li ha decisi qualcun altro (gli ABA
se vogliamo chiamarli cosi') che poi li ha
insegnati alla popolazione.

Facciamo un esempio "moderno"... come puo' essere
chiamata all'estero una semplice "pizza" (quelle
che si mangiano)? Possono nascere termini
come "Italian food", "Bella Napoli", "cibo della
penisola accanto", eccetera. L'oggetto e' sempre
lo stesso ma tutti quanti hanno la regione
italica come parte del significato perche' la
pizza e' un simbolo italiano conosciuto quasi
ovunque.

La scelta di un animale come simbolo cade spesso
su quello piu' usato dalla popolazione e le
processioni di uomini con asini carichi sono
famose nei dipinti egiziani (immagini legate al
popolo degli Hyksos che nemmeno con loro si
conosce esattamente da dove venivano), ma possono
essercene tanti di motivi che abbiano portato
l'asino a essere identificato come regione
geografica.

L'asino e' un simbolo famosissimo (e' uno dei due
animali che presiede alla nascita di Gesu'
insieme al TORO che in Europa tutto e' toro-bue-
mucca come abbiamo visto in molti messaggi del
forum).

Nel momento che l'asino diventa il simbolo
ufficiale di una regione, dovendo dare un nome a
questi animali con le orecchie lunghe ci si
riferisce appunto a questa regione. L'asino greco
GAIDHAROS come semitico GY-DRYVs ("regione di
Dario") ci porta ai Persiani del re Dario come
proseguimento del mondo culturale semitico. La
presenza di un impero persiano che copre quasi
interamente le regioni cosiddette "indoeuropee"
e' fondamentale. Manca ancora la congiunzione con
l'Europa (con il centro di una satrapia persiana
a Perusia), ma anche senza l'Europa il territorio
dell'impero risulta ufficialmente estesissimo.

Per quanto indoeuropei i Persiani usavano
l'Aramaico che e' la lingua biblica con tutti gli
annessi e i connessi, compreso il considerare gli
asini come la popolazione-territorio a meta'
strada tra l'Italia di Isacco e l'Egitto
mediorientale (vedi libro di Enoch). Nel momento
che l'impero si scioglie, la cultura rimane e
l'asino continua a essere identificato dai
sapienti con il nome di una regione geografica.
Naturalmente esistono nomi locali (per
esempio "orecchie-lunghe") ma gli scritti
ufficiali sono redatti dai sapienti e con il
passare dei secoli l'istruzione arriva anche al
popolo che usera' le parole che gli hanno
insegnato a scuola.

La questione persiana (in quanto Indoeuropei) e'
strettamente collegata a quella ittita che per il
momento viene considerata una storia locale
anatolica senza pensare che il suo impero era
molto piu' esteso. Con loro esiste gia' l'asino
geografico e lo si vede nella raffigurazione
assiro-babilonese-ittita di Lamastu. Non
esistevano mappe geografiche come quelle moderne.
La genialita' geografica di un fegato-mappa (la
descrizione tridimensionale della regione) viene
accompagnata in altre epoche e luoghi da
raffigurazioni del territorio come se fossero
animali-persone (per esempio nei cieli stellati
egiziani, che non sono un semplice cielo ma la
descrizione del bacino mediterraneo con intorno i
pianeti e le stelle). Per altri il territorio e'
una figura umana (Ercole, Tina, Odino), per altri
ancora un albero (i nove mondi dell'albero
Yggdrasill, Odino come grande quercia, eccetera).
Sono molteplici le immagini geografiche del
territorio e non potrebbe essere altrimenti (e'
proprio l'assenza quasi totale di geografia nella
documentazione passata a farci capire che la
geografia esisteva ed e' nei nomi divini o nei
simboli come gli animali che la possiamo
ritrovare).

Tornando all'asino, c'e' Lucio (nelle metamorfosi
di Apuleio) che io preferisco vedere le cose
mistiche-religiose sempre legate alle questioni
del nostro passato (non nascono casualmente i
termini liturgici). Lucio diventa dapprima un
asino... e poi scopre quello che c'era prima
dell'asino, la regione geografica chiamata ISIDE
(e il testo finisce con lui in contemplazione
mistica davanti alla statua della dea). Ma non
pensate che io voglia sminuire Iside dicendo che
sia una "regione geografica". Cosa c'e' di
piu' "divino" del territorio su cui viviamo? La
gente moderna e' abituata a non pensare al luogo
dove vive perche' oggi ci sono gli atlanti
geografici, ma quando questi non c'erano ecco la
religione o la magia a dare una risposta a queste
domande. Naturalmente per i sapienti e i regnanti
non bastava sapere le cose vagamente e penso non
sia mai esistito un impero o anche un piccolo
regno senza una carta geografica, o un'immagine
metaforica, dove il regnante-faraone-imperatore
potesse ammirare il territorio da lui posseduto.

In India vengono visti male gli asini. C'e'
l'asura DHENUKA (il "donkey" inglese) che e'
simile a un asino. Generalmente l'asino e' la
cavalcatura di divinita' funeste, ma soprattutto
e' la cavalcatura di VAYU (il Geova-YhVh-Iove),
il vasu del NORD-OVEST (e la cosa collima con la
visione dell'asino come simbolo dell'Europa).

Tra parentesi, Vishnu viene raffigurato come
universo e questo VAYU del NORD-OVEST e'
posizionato su una delle quattro braccia, con
Vishnu che ha il tronco centrale e quattro
braccia laterali con due piegate in alto (simile
a Ishtar con le sue quattro ali) a formare un
esagono legato alla questione della geografia
esagonale (vedi messaggi precedenti). Il fegato
di Vishnu risulta essere posizionato nella zona
NORD-OVEST della sua parte centrale, con i fegati-
mappa babilonesi-etruschi-ittiti che combaciano
essendo la catena alpina europea anch'essa a NORD-
OVEST del cuore mediorentale-asiatico di Vishnu'.
Resta pero' da capire se l'immagine di Vishnu
come universo (le gambe sono il mondo
sotterraneo) abbia avuto una origine locale (su
un territorio ridotto mediterraneo e poi
allargata al mondo intero) oppure sia stata fin
dall'inizio una cosa comprendente anche l'India e
tutto quanto il territorio asiatico. Il NORD-
OVEST resta comunque la zona del fegato di
Vishnu, e sia nel caso mediterraneo che
allargandoci all'Asia il NORD-OVEST e' la catena
alpina europea.

Saluti,
Mauro
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