Abramo in valle Bormida

STATiF ("situato IFA", "sotto")


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Inviato da: Mauro il October 01, 2002 at 05:23:48:

Lasciate perdere la traduzione ufficiale di
STATiF come "il giorno stabilito" (l'unico modo
per far sembrare un calendario la lista dei nomi
della tavola di Agnone). Risulta evidente la
natura geografica di questa tavola. La mia
traduzione di STATiF come "PIU' IN BASSO" e'
precisamente quanto abbiamo in lingua italiana:

- STAT-iF, "SITUATA IFA", con IFA che sono
ufficialmente le RADICI del FUNGO (stanno SOTTO)

Esaminate criticamente frasi come queste
(riguardanti la tavola di Agnone): "Un breve
tratto orizzontale inciso sotto l’inizio di una
parola, presente in tre casi (dopo A19, B2, B11),
sta a significare che quella parola appartiene
alla linea di scrittura precedente":

- se fosse cosi' ci dovrebbe essere un tratto
anche sotto la parola SAKARATER (che dovrebbe far
parte della riga precedente cosi' come si dice
faccia parte della riga precedente la quasi
uguale parola SAKAHITER)

- il tratto divide chiaramente il primo elenco
dal secondo elenco

E nonostante tutto questo, continuate a credere
veramente che sia un calendario? I legami possono
anche esistere perche' una qualsiasi regione
geografica che parte dal freddo NORD e raggiunge
il caldo SUD, nel momento che viene descritta
somiglia al ciclo annuale (dall'inverno dei monti
all'estate dei luoghi mediterranei). E' la stessa
cosa vale per la natura di questi territori: una
valle fertile diventa automaticamente simbolo di
fecondita', la regione dei vigneti diventa la
divinita' legata al vino (nel calendario c'e' la
vendemmia) e via dicendo.

Comunque capisco l'entusiasmo di Carlo nel
trovare Ceneta su un "calendario" dopo che lui
aveva collegato questo CENETA-GENETA alla festa
EZEN ittita. A me viene da pensare che anche in
Medioriente-Anatolia i termini tradotti non siano
tutti quanti quelli giusti (una FESTA a questo
punto, F-P Fenici-Punici, e' una "PESTA",
una "PISTA geografica", cosi' come EZEN, la festa
ittita, e' una ZONA, un altro termine
indubbiamente geografico). Dicendo "feste
itineranti" conciliamo entrambe le ipotesi.

E' impressionante quante cose si possano
nascondere nelle cose "liturgiche". Una tavola
come quella di Agnone anche se chiaramente
geografica potrebbe essersi traformata
successivamente anche in una preghiera, oppure
considerando il "segno della croce" abbiamo
lo "spirito" a sinistra e il "santo" a destra (il
BARUTU dei fegati-mappa a sinistra e lo SHANG-
TI "cinese" a destra, come nella figura di Tina-
Giove con la testa nei Balcani-Grecia).

E in alto? Si uniscono le mani e si dice
AMEN, "YMN" egiziano, la divinita' AMUN-AMON-
eccetera di quelli che a Ischia hanno lasciato
centinaia di scritte egiziane con invocazioni
crittografate a tale divinita'.

Piuttosto, dal brano di Graziani che parla di
CENETA (Vittorio Veneto):

"Quei Veneti, che sinum circumcolunt mari, (e
forse anche i primi) avrebbero quivi attestato un
loro confine"

"gli Slavi // 5 // dessero il nome di Veneta a
due citta'... a significare questo nome nella
loro lingua Corona o Confine"

La linea geografica descritta dalla tavola di
Agnone (altro che calendario...), tra le cui
localita' compare CENETA, potrebbe essere sia la
descrizione del territorio sia un CONFINE (una
cosa notoriamente importante nelle culture
passate, sia nella Bibbia, che nella tradizione
italiana con REMO che oltrepassa tale confine e
viene ucciso da ROMOLO).

Allo stesso modo esistono toponimi in Liguria
come DEGO che vengono ufficialmente considerati
con il significato di "confine", ma perche' tale
termine sara' diventato sinonimo di "confine"?
Questi "DEGO" sono i DG, i "pesci" semitici
(i "DiKEi" nella tavola di Agnone LIC-ANAK-DiKEi,
i DOGI veneziani, i VEL etruschi che si possono
lettere con la sequenza semitica "DGY",
eccetera). La regione confinante assume
chiaramente il significato anche di "confine",
come per noi il termine "Francia" potrebbe
diventare archeologicamente un sinonimo
di "confine".

In questo senso (un confine storico verticale
nord-sud, che divideva la penisola italiana in
due fin dai tempi della seconda dinastia sumera
di E-ana che fonda Erek in Veneto), il termine
BORDO assume la lettura semitica "B-
Eridu", "dentro Eridu-Urta-Orto-eccetera".

Saluti,
Mauro
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