Inviato da: carlo il July 04, 2003 at 11:13:38:
Cambio di linea.
Scrivo questa nota agli amici del forum per
puntualizzare un cambiamento nella mia ricerca
teonomasiologica che può non apparire evidente a
chi è qua da tempo.
Può capitare come ti succede al crepuscolo, in
una stanza illuminata dal sole al tramonto. La
luce si attenua progressivamente e gli occhi si
adattano al buio fino a non accorgersi che è ora
di accendere la luce elettrica.
Col numero del Meato del 8.06.03 (47° articolo) è
terminata la mia ricerca ‘a maglie larghe’,
astorica potremmo dire per vedere se il sumero
c’entra col latino o meno: il passaggio latino-
sumero c’è, è concreto e vale la pena di
certificarlo.
Col n. 48, Il solstizio sbagliato, ho potuto
godere di due novità: l’aiuto narrativo di Bruna,
che dovrebbe aiutarmi a non confondere chi legge,
e l’aiuto di Virgilio.
Se prima eravamo ai gorgheggi prima del canto e
al ragionamento speculativo suscettibile di ogni
correzione, integrazione ed alternativa col n. 48
siamo al ‘è così, oppure sbaglio del tutto’.
Dico questo perché Mauro ha ritenuto di ripetere
cose dette da farfalle che purtroppo se ne sono
andate, non prima di aver sparato opinioni che
ora si svelano sballate.
Non stiamo più fantasticando, operazione
lodevole, utile, ma insufficiente.
Virgilio conosceva l’orientamento del Cielo
sumero incentrato sullo Scorpione, mentre i
latinisti moderni non lo conoscono. La loro
traduzione non è sbagliata per ipotesi, ma è
semplicemente sbagliata. Che questo accada da 800
anni non cambia: la loro traduzione è sbagliata.
E’ come trovarsi di fronte ad un 2 + 2 = 5. E’
sbagliato, anche se sono tutti a sostenerlo.
L’articolo tardis, che starà esposto fino a
domani, è un’analisi etimologica della parola,
che i latinisti hanno tradotto male con ‘lenti’:
mostra che l’origine è TAR DISH, tagliare l’uno,
in sumero.
Domenica, impagineremo Liber et alma Ceres, che
mostrerà LIB ER, cammino del Cielo, anima KI E
RESH. Anche queste sono derivazioni
sumere ‘labenti’ la certezza.
Se qualcuno non sarà d’accordo si dia da fare, ma
mettendo a fuoco ciò che abbiamo messo a fuoco. E
non è un passatempo speculativo, ma si tratta di
vivisezionare il pensiero di un autore storico,
Virgilio, e discutere dell’interpretazione della
sua lingua.
Oggetto:
Commento: