Abramo in valle Bormida

Re: utu = schamasch


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Inviato da: carlo il August 03, 2002 at 08:56:26:

In risposta a: utu = schamasch
Inviato da manuel il August 02, 2002 at 19:02:07:

: la comunicazione è improtante.
: per comunicarmi ciò che pensi dovresti
attenerti
: all convenzioni usate in
assiriologia/sumerologia
: per trascrivere i segni, altrimenti non riesco
a
: seguirti sempre e faccio fatica a capire di
cosa
: parli.

: te intendevi "asch-me" (o "ASCH.ME" come
: sumerogramma)

: sole in sumero è "utu".
: in akkadico sole è "schamschu(m)". il termine
: accadico non ha niente a che vedere con il
sumero
: dato che si tratta di un termine pansemitico:
: Schin - Mem - Schin sono le tre radicali in
: questione (escluso ugaritico, dove la labiale
: nasale è diventata occlusiva sorda m>p "schin
pe
: schin", ed etiopico "'amir, 'er").

: "asch-me" ha il significato di disco solare
: inteso come simbolo per gli dei (di inanna in
: Gudea Zyl.A XIV, 27 o di enki in EWO 138, dove
: però non è chiaro e viene letto ASCH.ME)o come
: offerta per gli dei.

: in liste lessicali tarde viene
tradotto "Scharuru
: scha schamschi" "splendore del sole oppure come
: sole. Ma sono appunto testi tardi.

: come sumerogramma significa "schamschatu" (CAD
: vol.17, 332 ss.) :1 "sun disk" in offerte a dei
: (ma in testi babilonesi)

: 2 "mock sun or moon" ma in testi astrologici
del
: 1^ millennio, dove il significato dato al
termine
: era "slittato" da quello originario.

Il periodo che vorrei cercar di capire meglio è
la fine del II millennio, Yazilikaya, XII sec.
a.C.-Qui il sumero esiste ancora grazie ai
Hurriti.
Credevo di semplificare quello che trovavo
scritto più spesso ASH, e SHAMASH. Mi sta bene la
tua precisazione di 'immagine del disco solare'
per ASCH.ME (Sono avvezzo alle maiuscole per il
sumero; accetti?). Il disco, cerchio, giro, sfera
è/sono l'immagine principale su cui dovremmo
concentrarci.
Il "DA DUE UNO" è l'archetipo ben istoriato a
Yazilikaya. Dalla semiretta ("DA UNO DUE", nostro
archetipo odierno)al cerchio ("DA DUE UNO") è il
percorso che dobbiamo fare.
Dici bene: è dalla comprensione di ciò che era
essenziale nella civiltà sumero-accadica che
potremo arrivare a capire la specialità della
stessa e le conseguenze principali sulle altre.
A me il tuo aiuto sarà prezioso, ma potrei
esserti utile anch'io. La sociologia può essere
utile allo studio dell'antico. Tu fa' uno sforzo;
io imparerò le convenzioni dei tedeschi, che
hanno la maggior esperienza di tutti sull'antica
Mesopotamia (ma che possono aver incontrato un
senso unico, vista la per loro 'unicità sumera').
Dicevi della tua irritazione del mio ME nel
numero. Io ti dico della mia meraviglia per il
fatto che Apuleio non sia ancora capito. Il tema
del numero è grosso. Cerchiamo di andar con
ordine.
Per Semerano la radice accadica di numero è
manu. Il nostro 'mano' vi è connesso direttamente
perchè il conteggio si faceva su di una mano.
Il tuo nome, Manu-El, oggi spagnoleggiante,
potrebbe radicare nella 'mano di Dio', o
nel 'numero di Dio', e sarebbe coerente con
l'ebraico Emmanuel, 'dio è con noi'. Chiamiamola
illazione.
Guardiamo la mano. In ME-dio stat virtus,
e 'aurea mediocritas'. Il dito medio contiene il
ME per caso? Le idi, giorno del sole per i
Romani, iti per gli Etruschi, sono in mezzo al
MEse, che loro contavano di 27 giorni (Aulo
Gellio), per caso? Il seMe di tutto questo? La
ierogamia della luna e del sole era alla base del
conteggio del tempo e dell'antica visione del
mondo. I due dell'origine (Cielo e Terra per i
Sumeri, Sole e Luna per gli Accadi) universavano,
generavano l'uno.
L'uno, oggi, è il banale inizio del conteggio.
Dal punto di vista TO (teonomasiologico) UN US
rappresenta il massimo della complessità: inizio,
UN, e fine, US. DA DUE UNO è l'archetipo
abbondantemente raffigurato a Yazilikaya.
Apuleio scrisse Asinus Aureus intendendo con
aureus il sacro (URU, il centro), che discendeva
da Osiride (As ir -is-), che con Iside (Sht, o
Ish) compone l'unus. Gli asini traduttori
dissero 'L'asino d'oro' stravolgendo tutto. Oltre
a non cogliere il significato ombra < UN BAR< BAR
UM di aures.aurium (orecchi dell'asino), e a non
leggere nel suo nome il nome sacerdotale
iniziatico (AP LU), non hanno visto, soprattutto,
la visione delle Metamorfosi come catena degli AP
KAL LU, nonostante egli ne abbia parlato, nelle
vesti di Lucio che osserva le antiche carte
mostrategli dal sacerdote egizio iniziatico.
Lucio viene da LUGH, che è, ancora, un
riferimento al sole sumero (DAR LUGHAL e LUGHAL
TUDDA: Antares, vedi Richard Hinckley ALLEN, Star
names, their lore and meaning, 1963 Dover, New
York).
Che il conteggio fosse circolare, finisse per i
Sumeri con 60 (SUS, e TUT) e cominciasse con 1/3
(SUS SA NA) e/o con 2/3 SA NA BI è un riscontro
che ho trovato, ma di cui ti chiedo conferma, dal
momento che non ti posso segnalare il sito spento.
Tu sai che gli dèi avevano ciascuno un numero (AN
= 60, EN LIL = 50, EN KI = 40, EN ZU = 30, NIS,
sole, = 20, IN ANNA/ISHTAR 15; amerei conoscere
il seguito, retrocedendo, che non ho).
Sto buttando troppa carne.
E' mia opinione, di non linguista, che numerus <
NU merus, semplice del NU, o, alla greca 'meros',
parte del NU.
Smetto per eccesso logorroico.
Carlo



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