Alto argomento in appoggio dell’origine atlantica o americana sarebbe la scoperta fattasi non lungi dai grandi laghi dell’America settentrionale di monumenti, in cui sono scolpiti caratteri geroglifici simili a quelli che si trovano sulle roccie vulcaniche delle isole Canarie, che dovettero far parte ed essere una rimanenza della Grande Atlantide. Di quelle lettere esistono esempi in parecchi luoghi dell’Africa settentrionale, e furono giudicate di carattere numidico, e riguarderebbero i popoli Berberi attuali, discendenti dagli antichi Libi, la cui fisiologia esterna avrebbe molla analogia con quella degli antichi Iberi, secondo Humboldt, ed eziandio colle mummie scoperte nelle caverne delle Canarie, e di tipo evidentemente analogo a quello dei Guanchi (Zangia e Zenaga) di quell’Arcipelago, ancora conservato in alcuna di quelle isole e che si accostano ai Berberi, anche nelle consuetudini. Nel 1421 alcune delle Canarie erano tuttavia abitate dagli indigeni, di cui rimangono tuttora dei discendenti. Le iscrizioni in quelle lettere non furono ancora dicifrate, e finchè non lo siano ogni conclusione assoluta sarebbe intempestiva ed arrischiata tanto più che le analogie nella configurazione delle lettere non hanno che una mediocre importanza nelle ricerche etnografiche, quando non vengano confermate da altre testimonie più concludenti, quali sono ad esempio le somiglianze e spesso vera identità di numerosi nomi dell’Africa settentrionale con quelli di molti luoghi e città della Spagna, e dei suoni medesimi di sillabe successive e desinenze identiche, con un accordo e conformità che non si può attribuire semplicemente a caso fortuito. Ora, tutte codeste osservazioni di fatto, aggiunte a quelle già messe innanzi nel fine del §IV sulle analogie del basco colle lingue americane, non sono senza significato in ordine alle origini e alla patria primitiva delle genti iberiche. Nè sarebbe stato ostacolo alla venuta nel continente antico la lunghissima distanza che lo separa dall’America: poiché la storia della navigazione prova con molti esempi il Contrario al punto che Vogt medesimo, nelle sue lezioni, ammette, che i suoi uomini-scimmie Avrebbero benissimo potuto superarla nel periodo di svolgimento della supposta loro evoluzione (27).