Le stirpi ibero-liguri nell'Occidente e nell'Italia antica
Liguri: § III
A formarci un concetto prossimo al vero della potenza e dell’estensione dei Liguri nell’Occidente antico, gioverà anzi tutto distinguere i limiti geografici della Liguria, nei vari periodi della loro esistenza, dai confini politici dei medesimi, dove lasciarono documenti sicuri della loro dominazione È una osservazione preliminare di capitale importanza; senza la quale, volendoli noi considerare soltanto nella contrada, a cui diedero il nome nei limiti dell’età presente e di quella d Augusto, cadremmo a priori in estimazioni al tutto erronee. Di fatto, il compartimento ligure nel regno d Italia misura appena una superficie di 5300 chilom. q., comprendendo le provincie di Genova e di Porlo Maurizio; e la Liguria, IX provincia d Italia nella divisione d Augusto, superava i 25000 chil. q., estendendosi sul Mediterraneo dal Varo alla Magra, e nel continente dalle Alpi marittime e forse dalle Cozie alla Trebbia, anzi al Panaro sulla destra del Po; ed abbracciava la Contea di Nizza, ora appartenente alla Francia, le provincie di Porto Maurizio, Genova, Massa e Carrara, Alessandria, Cuneo e la parte di quelle di Torino e Pila situate sulla destra del Po. Ne mancavano sulla riva sinistra del fiume popolazioni di origine essenzialmente ligure, ma assegnate alla Gallia transpadana occidentale nella divisione d Augusto, perché divenutivi prevalenti popoli di sangue celtico, dal Ticino alle Alpi Cozie, pur rimanendo ligure il nucleo della popolazione specialmente nelle campagne.
Questi limiti della Liguria d’Augusto sono pero ancora molto lontani dal rappresentare tutta 1' estensione geografica di una nazione di innumerevoli tribù, la quale, ancora nel IX secolo a. C., era nell’opinione dei Greci la rappresentante dell’Occidente, come gli Sciti lo erano del Settentrione e gli Etiopi del mezzodì‘+ per tempi più antichi (7); mentre nel principio dell’era volgare era talmente decaduta per ogni riguardo, che Strabone nella sua geografia non crede pure valga la pena di occuparsene, e se ne sbriga con poche parole, indicanti la niuna stima che ne faceva (8).