Le stirpi ibero-liguri nell'Occidente e nell'Italia antica

Liguri: § V

Nel IV secolo a. C. il pseudo Scilace di Cariandia, da Emporium al Rodano, non trova sulla costa gallispana che Liguri mescolati ad Iberi, i quali coesistevano pacificamente, come popoli della medesima stirpe; ma all’est del Rodano fino alla Tirrenia, non vede che Liguri schietti. Dice egli pare Massalia fondata nella Ligustica, e nel suo periplo i Celti non appaiono ancora con sedi sulla marina. Il che, se non significa in termini espliciti che già non ne potessero avere alcune, ci accerta però che, se vi erano, non erano per anco così numerose, nè tali dal aver cambiato il nome del paese come avvenne alcuni secoli dopo, in cui appunto per la prevalenza dei Celti su quasi tutta la sponda meridionale della contrada, questa fu chiamata Celtica, benchè alcune tribù liguri vi si mantenessero indipendenti sulla marina ai confini d Italia.

Il pseudo Aristotele pone i Liguri tra gli Iberi ed i Tirreni col medesimo significato geografico, recando eziandio alcuni particolari sui primi (19). Nel secondo secolo a. C., afferma Polibio, che dalla foce dell’Arno a quella del Rodano, navigavasi per cinque giorni continui lungo il paese abitato dai Liguri, da cui tutto quel tratto di mare si chiamava ligustico; e che sul continente abitavano tuttavia nei dintorni di Marsiglia, stata fondata nel sesto secolo nel territorio dei Liguri, estendendosi ad oriente fino ai piedi degli Appennini ed all Arno (20).

Ma, avanzando ed allargandosi continuamente le conquiste dei Celti nella Gallia meridionale e occidentale, gli Iberi ne vennero ricacciati ed inseguiti entro i confini naturali della loro penisola, ed i Liguri scomparvero successivamente essi pure dalle coste settentrionali dell’Iberia e dalle meridionali della Gallia, anche all’est del Rodano, da alcuni luoghi infuora prossimi alle Alpi marittime, dove li troviamo tuttavia mescolati coi Celti col nome di Celto-Liguri entro terra con prevalenza degli ultimi sulla marina: nella quale parecchie loro tribù mantennero la propria autonomia e indipendenza di nome e di fatto fino alla dominazione romana nella seconda metà del secondo secolo a. C.; e di fatto fino ad Augusto, anzi fino al compimento della via Aurelia Emilia, da Savona a Marsiglia, colla quale soltanto i Romani si poterono considerare come veri dominatori della Liguria transalpina. Erano principali quelle degli Oxibii e Deceati, Liguri schietti, contro i quali poco o nulla poterono i Celti; e furono essi appunto, che, a motivo delle loro perpetue ostilità contro Marsiglia o Massalia, provocarono la prima guerra di Roma contro i Liguri transalpini, come ricorderemo a suo luogo (21). La scienza non è in istato di indicare nei particolari l’ordine cronologico e geografico della presenza dei Liguri nell’interno della Spagna, della loro prevalenza e successiva decadenza sulle coste orientali dell’Iberia, sulle meridionali della Gallia, sulle occidentali della nostra penisola e nella valle superiore del Po: ma questo possiamo però affermare, che nel IV e III secolo a. C. erano ancora prevalenti in tutta la Gallìa meridionale, e che nel XIII e XIV una frazione di quel popolo già era stabilita nel Lazio, proprio nell’area di Roma, mentre in quel secolo istesso erano pure ordinati e potenti nella Provenza; per cui parrebbe conclusione abbastanza ragionevole proporre una data anteriore al secolo XVI al principio delle loro conquiste politiche sopra i Sicani nell’Iberia, e al loro successivo allargarsi lungo le coste del Mediterraneo fino all’Arno ed al Tevere in Italia, benchè di tutti questi fatti ignoriamo molti principali particolari (22).