Le stirpi ibero-liguri nell'Occidente e nell'Italia antica

Liguri: § X

I Liguri adunque, neppure nel concetto di Maury, non paiono più un ramo dei Celti, parlanti un dialetto celtico, ma popoli distinti fra loro in origine, che subirono dai Celti una grande influenza nella lingua e nell’etnografia loro primitiva; il che ha ben altro significato, ed è un fenomeno, o piuttosto un fatto storico, prodottosi e riprodottosi in ogni tempo fra popoli di stirpe diversa nelle vicende della conquista. Ciò spiega perchè quell’illustre filologo, ad ogni affermazione del celtismo dei Liguri fa immediatamente seguire dichiarazioni analoghe alle precedenti, aggiungendo ad esempio, " ou tout au moins qui avait été celtisé dès une époque reculée par l’absorption de la, population, qui occupait, avant les Celtes, la région comprise entre les Alpes et la Méditerranée, entre la Magra et le Rhône " (49).

Ora questa popolazione anteriore all’invasione celtica, e indicata come esistente da gran tempo, non solo dalla Magra al Rodano ancora nell’età storica poco o nulla mescolata ad altre stirpi, ma dal Rodano ad Emporio nella Spagna, mista ad Iberi, non poteva essere altra che quella dei Liguri: i quali dominarono largamente in quei luoghi molti secoli prima che gli antichi avessero notizie sicure dei Celti, e che questi si fossero accostati alle sponde del mare e impadronitisi successivamente del paese come abbiamo dimostrato. Maury invece suppone, che quella popolazione, che chiama indigena, appartenesse alle antichissime razze abitatrici delle caverne, e venisse assorbita e assimilata da un ramo della nazione celtica, il quale prese o piuttosto impose alla medesima il nome di Liguri, essendo questo vocabolo (Ligyes) di origine celtica (50) a suo avviso. A provare la sua affermazione non reca veruna estrinseca testimonianza, contentandosi di dire che quella prima discesa dei Celti sul Mediterraneo venne lungo il Rodano dall’Elvezia, alcune delle cui città hanno analogie evidenti coi nomi di città liguri; e la crede un elemento prezioso per la cronologia dello allargarsi delle stirpi celtiche a mezzodì, senza però addurre argomenti accettabili, che l5-20 secoli prima dell’êra volgare seguisse una somigliante invasione di Celti nel paese dei Liguri per quella via: che quell’avanguardia delle loro irruzioni fosse composta di Liguri, e che questi fossero Celti, che si assimilarono gli indigeni, a cui diedero il nome essi medesimi. Sono due fatti non solo difficili, ma impossibili a provarsi senza ricorrere a congetture, che o direttamente contraddicono alle indicazioni di tutta l’antichità, o non trovano nelle medesime verun indizio di prova. Poiché è chiaramente indicato negli antichi scrittori che le tribù liguri dominavano nella Gallia meridionale da tempi antichissimi, molto prima della colonia ellenica di Marsiglia, fondata nel VI secolo a. C nella Ligustica vicino alla Celtica, non nella Celtica; e ancora nel IV secolo abitavano dal Rodano ai Pirinei orientali mescolati agli Iberi, ma separati dai Celti, i quali solamente nei secoli successivi s’impadronirono di quella contrada posta sul mare, soggiogando e assimilandosi gli abitatori della costa, come avevano soggiogati quelli della regione mediterranea.